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risultato referendum

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risultato referendum - nei commenti

Il Comune non si costituirà parte civile - 8 Novembre 2017 - 07:45

Attacchi politici
Quello che sconcerta di questi politicanti, in particolare quelli che rappresentano l'opposizione (senza esclusione di alcuna fascia politica, 5 stelle a parte), fanno delle assurde battaglie politiche (roba da frustrati), in buona parte contro chi cerca gratuitamente di far funzionare un qualcosa o delle iniziative; mi permetto di usare queste forti espressioni perchè purtroppo sono stato anch'io colpito ingiustamente e in modo vergognoso e squallido da alcuni di questi giullari (un processo mediatico costruito ad hoc per colpire con tanta ignoranza e cattiveria persone che nella vita hanno sempre e solo fatto volontariato, per poi arrivare all'appello e sentirmi dire, assolto perchè il fatto non sussiste); poi però basta fermarsi un attimo e andare a vedere quello che questi falliti fanno nella vita, anche politica, per capire di chi e cosa stiamo parlando, DI NULLITA'. Restando sempre nello sconcerto e ci aggiungo anche l'indignazione, non si capisce però come mai questi soggetti non fanno mai azioni eclatanti contro la loro stessa casta politica, che si vota privilegi e toglie i sacrosanti diritti al popolo sovrano, loro datore di lavoro. Cari politicanti vi dice niente l'articolo 1 della nostra Costituzione??? Art. 1 della Costituzione italiana - L’articolo 1 fissa in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l'Italia è una repubblica. La forma repubblicana da quella monarchica si distingue per il titolare della sovranità: se nella monarchia la sovranità appartiene al re, in nome del quale si fa e amministra la legge, a cui egli è superiore, nella repubblica la sovranità, come ribadito nel secondo comma dell'art.1, appartiene al popolo, in nome del quale si legifera e si giudica senza che nessuno sia posto al di sopra della legge. Tratti successivi caratteristici, ma non fondamentali sono poi: L’elettività La temporaneità delle cariche pubbliche. L'accesso ad esse non avviene per ereditarietà e per appartenenza dinastica, ma, appunto, per elezione, e la durata in carica non può mai essere vitalizia (se si esclude il caso particolare dei pochi senatori a vita) ma limitata ad un tempo fissato dalla legge, si tratti del Sindaco di un piccolo Comune o del Presidente della Repubblica. Diventa chiaro, in questo modo, anche il significato etimologico della parola repubblica: lo Stato non è un patrimonio familiare e dinastico che si possa trasmettere ereditariamente come un bene qualsiasi, ma è invece una "res publica", appunto una cosa di tutti. Coloro che sono temporaneamente chiamati a svolgervi un importante ruolo di direzione politica non ne sono i proprietari, ma i servitori. Ricordo inoltre a questa politica anche il significato della parola amministrare, perchè forse non gli è ben chiara: - Amministrare prendersi cura dell’organizzazione e della gestione di un ente, di un bene, di un’attività pubblica o privata: amministrare un comune, un’azienda, una proprietà, la casa |amministrare lo stato, governare |amministrare la giustizia, esercitare le funzioni proprie del potere giurisdizionale. CAPITO!! e aggiungo, tutte le vostre azioni devono essere fatte solo ed esclusivamente per il bene e l'interesse di chi vi ha messo a svolgere questo incarico (IL POPOLO), e non per i vostri tornaconti personali e/o per acquisire potere, usando quest'ultimo per far del male a chi del popolo non condivide il vostro operato e le vostre scelte.

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:39

O forse è per il NO
Voto no perché per cambiare l’Italia dobbiamo attuare la Costituzione, non modificarla. Voto no perché la modifica della Costituzione non è una priorità del popolo italiano. Voto no perché non voglio che ci governi un partito di minoranza, come accadrebbe se andassero in porto riforma elettorale e modifica della Costituzione. Voto no perché la nuova Costituzione rafforza la cessione di sovranità all'Unione Europea. Voto no perché un parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale non può riformare la Costituzione. Voto no perché attraverso un senato eletto dai partiti attraverso i consigli regionali passeranno le ratifiche delle decisioni imposte dalla Ue. Voto no perché un Senato non eletto dal popolo potrà modificare la Costituzione. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono da respingere in blocco. Il no fa fuori anche l'Italicum, pensato solo per la Camera. Voto no perché il loro progetto complessivo prevede che tutti i senatori e la maggioranza dei deputati siano nominati dai partiti. Voto no perché questa riforma non affronta i nostri veri problemi. Voto no perché per risparmiare potevano prima di tutto ridursi lo stipendio. Voto no perché non deve essere il governo a cambiare la Costituzione. Voto no perché la deforma mi toglie il diritto di eleggere direttamente il Senato. Voto no perché il governo Renzi è sostenuto da una maggioranza non eletta dai cittadini e da partiti che si sono presentati alle elezioni come avversari. Voto no perché è una deforma che divide il popolo. Voto no perché niente genera più instabilità che abituare il popolo a una Costituzione di parte, nelle mani di chi ha un numero in più in parlamento. Voto no perché se vinceranno loro, temo che poi daranno una nuova aggiustata alla Costituzione con i numeri della sola maggioranza. Voto no perché nessuno alle elezioni ha dato il mandato a Napolitano e Renzi di cambiare la Costituzione. Voto no perché un solo partito potrà condizionare la nomina dei giudici della corte costituzionale e dei membri del csm, allungando le mani sulle autorità di garanzia. Voto no perché la sovranità appartiene al popolo e questa deforma ce ne toglie un altro pezzo. Voto no perché nel programma del Pd non c'era questa modifica della Costituzione. Voto no perché il referendum costituzionale non prevede il quorum. Chi non sta al loro gioco deve andare a votare e votare no. Voto no perché in questo parlamento siedono 260 voltagabbana, molti dei quali hanno cambiato prima il loro partito e poi la nostra Costituzione. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà soltanto la concentrazione del potere nelle mani del governo. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà la concentrazione del potere di governo nelle mani del capo del partito di minoranza vincente. Il partito che potrà avere il 54 per cento dei seggi alla camera anche solo con il 25 per cento dei voti del corpo elettorale. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono due parti di un unico disegno di potere che prevede la gestione di modiche quantità di popolo. Voto no perché è una tragica illusione pensare di governare il paese in un contesto di grave crisi economica con il consenso di una minoranza del popolo. Voto no perché non riesco a dire sì a uno come Verdini! Voto no perché a suggerirmi il si sono le banche di affari e le agenzie di rating. Voto no perché non è tecnicamente vero, come dicono, che il nuovo senato sarà rappresentativo delle autonomie locali sul modello tedesco. Voto no perché un senato rappresentativo delle autonomie locali non dovrebbe eleggere due giudici della corte costituzionale. Voto no perché aumentano da 50 mila 150 mila le firme necessarie per le proposte di legge di iniziativa popolare. Voto no perché non è vero che questa è l’ultima occasione per cambiare l’Italia. Voto no perché la riforma è piena di errori e contraddizioni. Che c''entrano cinque senatori di nomina presidenziale in

M5S su emendamenti, forno crematorio e streaming - 29 Settembre 2016 - 17:05

Re: Pieno rispetto della volontà popolare
Ciao Claudio Ramoni Si analizziamoli i dati. Secondo il tuo ragionamento il sindaco di verbania non è voluto dalla maggioranza dei Verbanesi, e difatti è così. Al ballottagio sono andati alle urne solamente 10.734 elettori, pari al 40,54 % degli aventi diritto, sostenuta da Pd, Sinistra unita e due liste civiche ha ottenuto 8.185 voti (al primo turno 7.788) circa 16.000 verbanesi hanno detto no alla Marchionini. Il vero problema è il quorum (ed il non rispetto degli esiti delle votazioni vedi acqua pubblica) chi non partecipa non dovrebbe avere il diritto di lamentarsi delle scelte altrui, i referendum dovrebbero essere senza quorum. Vorrei anche aggiungere che avere 10.734 cittadini in cabina elettorale per decidere un sindaco,con tutta la macchina elettorale al completo danno l'importanza e la dimensione enorme del risultato del referendum dove hanno votato 7.965 Verbanesi, e questo grazie ad un comitato a cui era stato detto che 10 persone non potevano fermare una decisione del consiglio comunale, non ci sono riusciti ma dire che la maggioranza dei Verbanesi è per la privatizzazione,ed in particolare quel tipo di privatizzazione che lo stesso PD rinnega, dopo una più attenta analisi antecedente il referendum, ha il sapore di una menzogna

VCO: Costa soddisfatto dei fondi regionali - 11 Settembre 2016 - 17:04

Re: X lupus
Ciao Giovanni, è proprio uno strano dittatore quello che ti consente di votare a un referendum che molto probabilmente avrà anche u risultato per lui molto doloroso. Molti credono che per imbastire un'argomentazione basta lamentarsi a vanvera.

Acqua Novara.VCO nuove tariffe - 29 Giugno 2016 - 08:13

memoria corta
A proposito di acqua, ma qualche anno fà non si era votato un referendum per la non privatizzazione dell'acqua potabile? Forse è per questo che l'affluenza ai referendum è scarsa, come sempre nel nostro Stivale l'operazione non fa cambiare il risultato finale, allora che senso ha proporli?. Riguardo a Acque Novara VCO la nota pubblicata sembra proprio una mossa pubblicitaria visto che questa decisione non l'ha presa Lei. Io per limitare i consumi continuo ad applicare il detto dei nostri vecchi: "Chi beve birra campa cent'anni, chi beve vino non muore mai". Saluti Mario

PD e Marchionini ai ferri corti - 9 Giugno 2016 - 17:18

FORSE...
dopo il risultato in chiaro-scuro delle recenti elezioni, ci si prepara con prove tecniche in vista del referendum di ottobre?

Zanotti: DEA, la Regione si prenda le responsabilità della scelta - 16 Novembre 2014 - 08:46

Critiche
Bello criticare quando non si ha più la sedia sotto il deretano, ma i problemi degli ospedali c'erano anche sotto la "democratica" gestione del signore che scrive e, se siamo arrivato a questo punto, significa che anche questo signore ha fatto ben poco per la sanità. Se non erro partiti e movimenti vicini a questo signore, per il referendum sull'ospedale unico, andavano tra la gente a convincerli per il NO, E questo ne è il risultato. Viste le frequentazioni ecclesiastiche, solo una frase di un uomo che sceso in terra per espiare le colpe dell'umanità, un giorno disse: chi è senza peccato scagli la prima pietra!!!!!!!!

Riportiamo l'intero testo della lettera di dimissioni di Damiano Tradigo - 31 Ottobre 2014 - 07:39

verbanianotizie non è verbania
Se Verbania è rappresentata da verbanianotizie, allora il Sindaco se ne dovrebbe andare, ed anzi non avrebbe neppure dovuto essere eletta, a discapito della Lista Bava. Ci stamo parlando addosso come in un club privato, facendo e disfando sa soli. Vogliamo davvero chiedere bai verbanesi cosa pensano del Sindaco e della Giunta? Le opposizioni che tanto sbraitano e abbaiano dovrebbero organizzare un bel referendum tra i cittadini e chiedere se vogliono ancora questo Sindaco o preferiscono andare ad elezioni. Vi anticipo il risultato: vi manderebbero a quel paese. Mi dite poi che alternativa politica abbiamo? Le opposizioni hanno preso pochissimi voti e non riuscirebbero a governare neppure se si mettessero assieme. Va bene che gente come il miglior Brignone pur di andare al potere venderebbe il deretano, ma francamente una giunta composta da 5 stelle, FI, Lega, Sinistra radicale e Parachini sarebbe ridicola. Ora si stanno riorgnizzando? Su quali basi? Hanno un programma pronto in caso di elezioni? Vorrei proprio vederlo. Fino ad ora le opposizioni tutte hanno prodotto un bel tubo di niente, se non fare casino su argomenti che non interessano niente a nessuno. Si sono occupate del lavoro, dei frontalieri, dei pendolari? No, no e no. E stando al miglior Brignone valgono più i cani dei pendolari. Ma visto che non lo hanno invitato alla riunione di Arona , non ci è andato. Si sarà offeso..... Se l'alternativa siete voi, allora meglio un "dittatore" che un'armata brancaleone di politicamente incompetenti.

Lista Movimento 5 Stelle ecco i nomi - 4 Maggio 2014 - 11:53

letto
Caro Stefano, ho già letto il vostro programma completo e sinceramente dopo tante parole l'ho trovato un pò inconcludente (mia opinione personale). Per quanto riguarda la democrazia diretta sinceramente non vedo dove vorreste arrivare.. -Il Consiglio comunale aperto già esiste, con scarsa partecipazione molte volte da parte dei cittadini. -Parola ai cittadini, parteciperebbero sempre gli stessi, basta vedere le riunioni di quartiere e capiamo già il risultato. -Iniziativa popolare a voto consigliare è una bella idea, ma a parte che servono le conoscenze per proporre delibere, varianti ecc cosa che non tutti i possibili firmatari avrebbero, mi sembra una cosa auspicabile più a livello nazionale che non locale (per l'appunto parlate di leggi). -Iniziativa popolare a voto popolare e referendum, belle idee, ma chi le paga? Se ognuno per caso avesse delle necessità (e a Verbania sono tante) e riuscisse a raccogliere il necessario per avviare un referendum sa quanti ne dovremmo fare? -Abolizione del quorum, della serie in 5 possono decidere il destino di 1 milione di persone, mi ricordo un parlamentare 5 stelle che diceva tronfio mentre lo intervistavano: "il popolo italiano si è espresso, il m5s andrà al voto come concordato con gli italiani" riferendosi ad un referendum online con 22.000 votanti su 60 milioni e passa (mi sembra fosse per lo Ius soli).. Questa è democrazia? -Recall, idea bella, ma in Italia purtroppo si userebbe per tentare di far cadere le persone della fazione opposta.. In sintesi, non servono gli strumenti, bisogna insegnare cosa sia la democrazia dalle basi, non abbiamo purtroppo le fondamenta per il vostro tipo di ragionamento. Aggiungo inoltre che il vostro cavallo di battaglia è più democrazia per tutti e lo capisco, ma in un momento come questo dovrebbe essere invece più lavoro per tutti, cercare di riportare ricchezza a Verbania dove c'è tanta gente che non ha lavoro. Mi trovo a dire che purtroppo quando manca il pane, la democrazia è un lusso e lo vedo purtroppo tutti i giorni. Buona giornata, Gabriele

Cristina: "Ripensare l'area portuale di Intra" - 23 Marzo 2014 - 16:19

Economia cittadina
È vero, un sindaco non può impostare la politica industriale di una nazione. È però vero che per decenni al governo della città c'è stata gente che non voleva "una città di camerieri", e che quando le fabbriche hanno chiuso nulla hanno fatto per trovare delle alternative. Anzi peggio: quando finalmente si è alzato il velo sull'inquinamento di Acetati (che tutti conoscevano ma quasi tutti per convenienza ignoravano) hanno preferito difendere la fabbrica per non perdere i voti degli operai e diffamare i promotori del referendum che chiedeva non di chiudere la fabbrica, cosa impossibile per una consultazione popolare, ma di progettare il futuro dell'area. risultato? Incredibile, contro ogni pronostico la fabbrica se n'è andata! Ecco, la miopia della sinistra verbanese e la sua incapacità di governare secondo me sta tutta qui
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